Sabato 22 febbraio nel salone ProSusa, l’edizione 2020 del carnevale segusino ha portato un buon numero di maschere a Susa per festeggiare il carnevale, una festa di origine cristiana con radici antichissime.
L’etimologia della parola ‘carnevale’ deriva dal latino carnem levare (“eliminare la carne”), sembra che indicasse il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale, subito prima del periodo di astinenza e digiuno che prende il nome di Quaresima.
I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima dell’inizio della Quaresima. Spesso per favorire il maggior afflusso di persone si festeggia il sabato a cavallo del Giovedì e Martedì grasso. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima nel rito romano della Chiesa Cristiana inizia con il Mercoledì delle ceneri.
Durante il Carnevale ci si maschera perché, pur essendo una festa cristiana le sue origini possono essere ricondotte ai saturnali romani, festività in cui la vita di tutti i giorni veniva sovvertita all’insegna dello scherzo e del divertimento sfrenato. Durante i saturnali romani gli schiavi diventavano padroni e viceversa in virtù dei travestimenti. Ognuno, durante le festività, aveva la possibilità di essere chi voleva nascondendo la propria identità per dedicarsi ad ogni sorta di piacere.
Oggi, come allora, la ragione principale per la quale si festeggia il Carnevale è l’esigenza di sovvertire l’ordine prestabilito in maniera autorizzata, attraverso scherzi e travestimenti e la celebre frase “a Carnevale ogni scherzo vale”.
Il carnevale, essendo collegato con la Pasqua che varia di anno in anno, non ha ricorrenza annuale fissa ma variabile. In realtà la Pasqua cattolica può cadere dal 22 marzo al 25 aprile e passano 46 giorni tra il Mercoledì delle ceneri e Pasqua.
Da questo calcolo si deriva che in anni non bisestili il martedì grasso cade dal 3 febbraio al 9 marzo.
La serata di Susa è stata accompagnata dalla musica del trio Serena Gronchi che ha trascinato sulla pista da ballo le maschere con una varietà di balli che hanno spaziato dal liscio alla musica più ritmata della discoteca. Non è mancato il tradizionale brindisi con lo spumante italiano accompagnato dalle bugie, tipico dolce carnevalesco.
Come nelle migliori tradizioni una giuria ha selezionato le migliori maschere che sono state premiate sul palco dal Presidente dell’Associazione ProSusa Salvatore Sabato, è risultata vincitrice della serata la segusina Cinzia Valerio con un costume ispirato alla “Bella e la Bestia”. Premiati anche i bambini presenti con un ricordo della serata.
La manifestazione si è conclusa con la soddisfazione dei presenti e con l’appuntamento al prossimo anno per rinnovare i festeggiamenti del Carnevale.